Mentre Aleppo sta letteralmente bruciando e Bashar al Assad, sorprendentemente rinato dalle ceneri in cui sembrava destinato a finire, sta ricuperando terreno e potere, si possono già delineare alcuni aspetti di questa guerra civile così sanguinosa, crudele e cinica dove una frase fatta come “non c’è fine al peggio” assume ogni giorno un sanguinoso tassello in questo puzzle senza fine. Continua a leggere