Se penso ai cambiamenti che si sono evoluti nella società occidentale negli ultimi decenni rispetto ai vari portatori di handicap bisogna ammettere che sono stati fatti dei grossi passi avanti. Lentamente ma quasi inesorabilmente si sono aperti spazi e opportunità che fino a poco tempo fa erano impensabili. Sicuramente c’è ancora moltissimo da fare ma la società civile è diventata molto più empatica e disponibile a trovare e proporre nuove strade e nuove opportunità. Ma al di là delle soluzioni ormai codificate da ministeri e associazioni varie c’è sempre spazio per idee nuove e rivoluzionarie legate a iniziative di singole persone che hanno il vantaggio di affrontare il problema da un angolazione diversa dal normale e di poter pensare fuori dagli schemi. Questo è sicuramente il caso del centro Nalaga’at (Si prega di toccare) una realtà che racchiude un teatro, un caffè ed un ristorante, il tutto attivato e gestito da ciechi e sordomuti. Continua a leggere