Gerusalemme brucia?

 

gerusalemme

Alla luce dei continui atti di terrore perpetrati contro civili israeliani nelle ultime settimane la domanda di rito è se sia iniziata o no la terza intifada palestinese. La risposta per il momento non è affatto univoca. Secondo l’intelligence israeliana non esiste ancora un’organizzazione vera e propria che diriga le operazioni sul campo, per il momento la dirigenza politico religiosa palestinese si limita a sostenere le azioni in corso dandole così una patina di legalità. Ma per il momento le forze di sicurezza dell’autonomia palestinese si tengono ufficialmente ancora in disparte preferendo le azioni sporadiche dei vari cani sciolti, molto più difficili da prevedere e contrastare. Continua a leggere

Il voto arabo

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Una delle più grandi novità legate alle prossime elezioni del 17 marzo è sicuramente la costituzione di una lista unica rappresentante tutto l’elettorato arabo israeliano. La lista unificata è il risultato di estenuanti trattative fra le varie anime della variegata società arabo israeliana così differente ma così uguale al resto del paese. Anche qui esistono diverse ideologie che spaziano dal partito di sinistra Hadash (a favore di una cooperazione arabo israeliana) ai partiti arabo nazionalisti. Attualmente i partiti arabi occupano undici dei 120 seggi della knesset, il parlamento israeliano, ma gli attuali sondaggi pronosticano un aumento di almeno due seggi e forse anche di più. Ancora poco per una minoranza che rappresenta il 20% della popolazione israeliana. Continua a leggere

Un pieno di energia

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Le elezioni anticipate del 17 marzo si avvicinano a grandi passi ed i vari partiti stanno scaldando i motori preparando slogan e filmati vari per le proprie campagne elettorali.

Uno dei primi a scendere in campo e un piccolo partito di sinistra (sei seggi sui 120 della Knesset) di nome Merez (energia), che ha presentato il videoclip ufficiale della sua campagna.

Merez non è il primo e non sarà certo l’ultimo a fare uso del media televisivo nelle campagne elettorali israeliane, in questo caso ha solo anticipato di qualche giorno il resto dei partiti che cercheranno di sfruttare tutti i nuovi mezzi di comunicazione che internet permette.

Fra le parole del testo ci sono frasi come “Non disperarti, non vergognarti/soprattutto non accontentarti di quello che c’è”. “Voglio Merez (energia) all’interno del governo/tutto è possibile, è solo una questione di scelte (in ebraico scelte ed elezioni sono sinonimi).

All’interno del videoclip compaiono gli attuali deputati del partito compresa la capolista Zehava Galon assieme a Roberto, un mio fraterno amico che ahimè non ha molte possibilità di essere eletto. Il filmato in questione non basterà certo per garantire un buon risultato elettorale ma è la dimostrazione che anche in politica oltre a trasmettere un messaggio chiaro e ben definito bisogna avere il coraggio di rinnovarsi e ringiovanirsi.

Il filmato di oggi non è che un’anteprima di quello che ci aspetta da parte delle maggiori agenzie pubblicitarie del paese, senza contare il reclutamento di alcuni guru del settore provenienti dagli Usa. La battaglia è appena iniziata, e di volta in volta vi terrò aggiornati sugli sviluppi in corso.