Obama, Hezbollah e Iran. Un triangolo imperfetto.

Pur di concludere in maniera positiva l’accordo sul programma nucleare iraniano l’amministrazione Obama si sarebbe intromessa in maniera decisiva per sabotare il “Progetto Cassandra”, una serie di operazioni segrete dirette dall’Agenzia Federale Antidroga statunitense (DEA) per sventare le diverse attività illegali del gruppo sciita Hezbollah, che comprendevano fra le quali riciclaggio di denaro sporco, traffico di armi e cocaina, e adirittura la fornitura di armi chimiche necessarie al presidente siriano Bashar al Assad per concludere la guerra civile siriana a suo favore. Continua a leggere

La solitudine dei numeri primi

 

nethanyau

Non riesco a ricordarmi un periodo della sua vita in cui Bibi Nathanyau fosse più solo di quello attuale. Non è che non abbia passato dei brutti momenti, anzi, ma a differenza di adesso c’era sempre la sensazione che avesse una base su cui contare ed un programma con il quale trascinare ministri, deputati ed elettori. L’impressione odierna è che il primo ministro israeliano sia diventato prigioniero della sua retorica e dei suoi proclami anti terrorismo con i quali aveva da sempre costruito le sue campagne elettorali. Da tempo l’uomo forte della politica israeliana è stato superato a destra da personalità almeno sulla carta ben più radicali, e Nathanyau si ritrova ancora una volta di fronte ad un bivio del quale avrebbe fatto volentieri a meno: da un lato avviare un compromesso con quello che ancora adesso è considerato da tutti un pericoloso gruppo terroristico, o come alternativa inserire nella trattativa Abu Mazen, considerato fino ad un paio di mesi fa debole, inaffidabile ed inacettabile come possibile controparte di una qualsiasi trattativa di pace. Continua a leggere

La tregua?

 

bandiera bianca

Ancora una volta Israele ha l’intenzione di proclamare una tregua umanitaria e di effettuare un ritiro quasi totale delle truppe dalla striscia di Gaza. Secondo fonti militari israeliane l’obiettivo imposto dal governo all’esercito, la distruzione  della rete di gallerie sotterranee, è molto vicino ed entro la giornata di domani dovrebbe concludersi il loro completo smantellamento. In tutto sono state scoperte 31 gallerie, profonde in media 25 metri e lunghe alcuni chilometri. Una parte di queste gallerie permetteva lo spostamento al loro interno con delle motociclette, favorendo così la ritirata da Israele in territorio israeliano. Continua a leggere

La strana coppia

 

la strana coppia

E’ già da qualche tempo che mi trovo ad affrontare un dubbio al cui confronto quello di Amleto diventa un indovinello da bambini.

Da un lato sono terribilmente tentato di adottare l’espressione tipica del mio amico Raoul il cui motto è: “Sono stufo di avere sempre ragione”, dall’altro sono cosciente del fatto che per  l’ebraismo, dopo la distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme,  la preveggenza e le profezie sono diventate prerogative degli sciocchi e degli stolti. Non mi resta che indirizzarvi ad un mio precedente post per dimostrarvi che ogni tanto ci azzecco.

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La partita di scacchi

Scacchi1[1]

E’ una strana partita quella che si sta giocando fra l’Iran e le potenze occidentali attorno alle trattative sul progetto nucleare iraniano. La nuova strategia iraniana   di accettare di sedersi attorno al tavolo delle trattative ha scombussolato i pezzi sulla scacchiera e incrinato seriamente il rapporto israelo-americano considerato sino ad oggi uno dei piu’ solidi degli ultimi decenni. Continua a leggere