Il ribaltone

 

E’ il 17 maggio del 1977, in Israele si svolgono le elezioni politiche per la nona legislatura del paese. Sono passati meno di quattro anni dalla catastrofica guerra del Kippur che rimmarrà per sempre uno dei più grandi traumi di Israele. Alle 22.00 in punto, nello stesso momento in cui si chiudono le urne, il canale unico di allora della tv israeliana annuncia gli exit poll. La frase con cui il popolare annunciatore Haim Yavin apre il notiziario  è laconica e lapidaria: “signori, ribaltone” il Likud, il partito di Menahem Beghin leader delle destre, è salito per la prima volta nella storia del giovane stato ebraico al potere, niente sarà più come prima. Si chiude, nel bene e nel male, la prima grande epoca politica della storia israeliana. Continua a leggere

Tremate tremate, le pantere son tornate

 

פנתרים

Sono passati esattamente 45 anni da quando in uno dei più degradati quartieri di Gerusalemme scoppiò la rivolta delle “pantere nere”, un movimento di protesta sociale che caratterizzò per molti decenni il panorama politico israeliano. In un certo senso è possibile affermare che le motivazioni che generarono la nascita dei “panterim” sono rimaste immutate cambiando unicamente l’aspetto esteriore ma non la sostanza che continua ad essere il frutto di un continuo e crescendo divario socio economico fra ricchi e poveri e soprattutto fra ebrei di origine nord africana rispetto a quelli europei. L’impronta lasciata da questa protesta così spontanea quanto inattesa fu così profonda che ancora oggi il mito ha superato di molto la realtà dei fatti. Un mito destinato a rinascere, almeno nelle intenzioni di un gruppo di giovani, anch’essi di origini sefardite pronti a raccogliere la staffetta dei loro precedessori. Continua a leggere