Il risarcimento

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Di Luciano Assin

Guida turistica in Israele

Quest’anno ricorreranno 70 anni dalla firma dell'”Accordo di Lussemburgo” meglio conosciuto come l’accordo di riparazione tra Israele e la Repubblica federale di Germania firmato il 10 settembre 1952.  

Un accordo del genere, firmato solo 7 anni dopo la fine della II guerra mondiale e appena 4 dopo la fondazione dello Stato d’Israele, provocò un enorme ed infuocato dibattito sulla necessità e sulla moralità etica di un tale patto. Le manifestazioni, i disordini, un tentato assalto al Parlamento israeliano, resero l’atmosfera così infuocata che il paese si trovò sull’orlo di una guerra civile. Nonostante chi condusse in prima persona l’opposizione all’accordo sulle riparazioni fu Menahem Beghin indiscusso leader delle destre e accerrimo avversario dell’allora Premier Ben Gurion, le proteste assunsero una dimensione trasversale coinvolgendo anche una parte della sinistra israeliana.

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Il Palmach

Siamo agli inizi degli anni ’40 del XXsimo secolo. La Seconda Guerra Mondiale è al culmine e la Gran Bretagna e i suoi alleati si trovano ancora sulla difensiva. Nella Palestina Mandataria gli inglesi cominciano a redigere un piano di evacuazione nel caso che le truppe dell’Africa Korps di Rommel riuscissero a sfondare le difese inglesi in Egitto e contemporaneamente cominciassero a minacciare dal Libano e dalla Siria la Galilea. E’ in questo scenario apocalittico che nasce il Palmach, l’acronimo ebraico di Plugot Mahaz, traducibile in truppe d’assalto. Continua a leggere

Una lavanderia esplosiva

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In Israele e’ praticamente impossibile mantenere segreta qualsiasi notizia. Il paese e’ piccolo, i giornalisti svolgono egregiamente il loro mestiere ed hanno innumerevoli fonti dalle quali attingere e quasi tutti hanno un parente, vicino o conoscente che lavora o ha lavorato nei servizi segreti, nell’ intelligence dell’esercito od altro ancora. Continua a leggere