Il bet Yeladim (la casa dei bambini) era ed e’ ancora il fulcro del sistema educativo. Ogni fascia di eta’ abita in una propria casa costruita ed arredata alla loro misura. Di conseguenza i lavandini, i tavoli e le sedie e tutto il mobilio in genere sono concepiti in funzione delle necessita’ dei piccoli e non dei grandi. Il bet Yeladim era costituito ( e lo e’ ancora) da una sala da pranzo, uno spazio per l’insegnamento, stanze da letto, servizi e docce. I bambini erano responsabili della pulizia delle loro stanze e a turno anche della pulizia degli spazi comuni.Il bambino passava la maggior parte del suo tempo nel bet Yeladim compresa la notte, dueante la quale una coppia di haverot era responsabile della loro cura. I genitori venivano chiamati solo in casi eccezionali e solo dopo aver tentato di calmarlo piu’ volte. A seconda del periodo e dell’atmosfera ideologica la promiscuita’ poteva essere totale e comprendeva docce in comune fino all’eta’ di dodici anni e stanze miste fino all’eta’ di diciotto. Un tale sistema educativo lasciava poco spazio al singolo e tutte le attivita’ erano concepite in funzione del gruppo. Cosi come succedeva nella comunita’ dei grandi, anche fra i piccoli la proprieta’ privata era limitata e la maggior parte dei vestiti erano in comune. Una parte molto importante del sistema educativo comprendeva il contatto quanto piu’ grande possibile con la natura e comprendeva gite, insegnamento della flora e della fauna e la cura di piccoli animali da fattoria. Ogni gruppo aveva un proprio nome, generalmente legato ad un fiore, un uccello od un albero. La coesione all’interno del gruppo era tale che i legami fra i membri della kvuza’ erano molto piu’ significativi che quelli fra fratelli.