Il segretario, maskir kibbutz in ebraico, e’ l’equivalente del sindaco di un paesino. Viene eletto su base personale in quanto non esistono liste politiche. La votazione e’ segreta e possono parteciparvi tutti i membri del kibbutz. Il ruolo del mazkir cambia da kibbutz a kibbutz e dipende principalmente dalla sua organizzazione interna. Il ruolo di maskir in un kibbutz collettivo come il mio e’ oggettivamente piu’ difficile in quanto gli strumenti a sua disposizione per poter far rispettare le regole interne sono estremamente limitati. L’unico mezzo e’ quello di mettere in atto una sorta di “boicotaggio sociale” verso chi si comporta in modo scorretto. Ultimamente pero’ anche questo strumento si sta rivelando insufficiente visto che i singoli membri tendono a occuparsi molto piu’ di una volta dei propri affari personali e sono meno coivolti nella vita comunitaria. Il maskir e anche responsabile dei contatti con gli organismi esterni, governativi e no, compresi i mass media, relazioni pubbliche, rapporti di buon vicinato e quant’altro. In genere l’incarico dura 3-4 rinnovabili e inevitabilmente alla fine del mandato ci si ritrova con meno amici di quando si era cominciato poiche’ per svolgere bene l’incarico ci si trova immancabilmente in contrasto coi membri del collettivo. In definitiva e’ un incarico con molti oneri e pochi onori, e non e’ un caso che diventa sempre piu’ difficile trovare dei candidati disposti a ricoprire il ruolo.
siete molto furbi! a pilotare le magistrate in Torino
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Commento molto sibillino di cui non riesco ad afferrare il senso.
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