Il regalo di Natale

Photo by Francesco Ungaro on Pexels.com

di Luciano Assin guida turistica per Israele

Una delle svariate epopee che precedettero la fondazione dello Stato d’Israele è menzionata nei libri di storia come Alià Bet traducibile in italiano come immigrazione illegale. Questa denominazione raccoglie diverse epoche, tutte comprese nel periodo del Mandato Britannico, ma quella per eccellenza si svolse dall’immediato dopoguerra fino alla proclamazione dello Stato ebraico. L’Alià Bet si svolse principalmente attraverso lo sbarco di piccole navi mercantili, vere  proprie carrette del mare, colme di profughi ebrei scampati alla Shoà e ansiosi di arrivare in Eretz Israel, il termine ebraico che denominava allora la palestina mandatoria. Si calcola che nel triennio 45-48 qualcosa come 84mila persone riuscirono a forzare il blocco navale inglese ed approdare sulle coste israeliane. La più famosa di tutte queste navi è sicuramente l’Exodus, ma la storia di oggi è dedicata ad una storia meno conosciuta ma svoltasi proprio in questo periodo e più precisamente nella notte di Natale del 1945.

Continua a leggere

La Sacra Sindrome

 

DI LUCIANO ASSIN

GUIDA TURISTICA PER ISRAELE

Gira perennemente scalzo, vestito con un saio bianco e con in spalla una coperta di lana, anch’essa bianca. Ha capelli lunghi e incolti, così come la barba ed i baffi. Lo si può incontrare facilmente nel quartiere cristiano della città vecchia di Gerusalemme o ancora meglio all’interno della chiesa del Santo Sepolcro. Non ha discepoli come Gesù e non è neppure originario di Nazareth, anche se avvistandolo per la prima volta ti da proprio l’impressione di avercelo davanti. Continua a leggere

Gun’s and roses

orin

Orin Julie è uno strano tipo. E’ una ragazza giovane, spigliata e molto sicura di sè, come molte israeliane. Va in giro sempre ben curata e ben truccata e potrebbe benissimo essere una modella, anzi in effetti lo è. Ma ha scelto un settore molto specifico, una vera nicchia di mercato. Orin, ex soldatessa dell’IDF ha cominciato quasi per caso a farsi fotografare mentre era intenta a sparare o durante delle esercitazioni. E proprio grazie a delle immagini postate su instagram è stata notata e invitata a fare dei servizi fotografici abbastanza anomali: un ibrido fra glamour e mondo militare. Continua a leggere

L’uomo nella gabbia di vetro

processo

Sessant’anni fa, e più precisamente l’11 aprile 1961, iniziava in Israele il Processo Eichmann, una delle tappe cruciali che Israele dovette affrontare per misurarsi con un argomento ingombrante e imbarazzante: la Shoà. Non starò qui a dilinguarmi sulla dinamica del rapimento ad opera del Mossad e sul suo trasferimento clandestino in Israele. La letteratura sull’argomento è vasta e, anche se più o meno romanzata, fedele ai fatti.

Continua a leggere

Operazione Olympia. come Arafat venne graziato da Begin

arafat

Il capodanno del 1982 avrebbe dovuto cominciare con un autentico botto, almeno a Beirut, con ripercussioni inimmaginabili non solo su tutto il Medio Oriente, ma probabilmente su gran parte dello scacchiere internazionale. Soltanto in questi giorni la censura militare israeliana ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione dei particolari di uno dei tanti progetti militari accantonati all’ultimo momento: l’operazione Olympia. Continua a leggere

In perenne bilico fra la vita e la morte.

Domani sera inizierà la celebrazione del Yom Kippur (il giorno dell’espiazione), una giornata che prevede un digiuno di 25 ore senza cibo e bevande. E’ l’occasione per riflettere sulle nostre azioni compiute nell’anno appena trascorso e chiedere perdono al  prossimo per i peccati o gli sgarbi commessi nei loro confronti.

Secondo la tradizione ebraica i dieci giorni che trascorrono fra Rosh hashanà (il capodanno ebraico) e Yom Kippur vengono chiamati “i giorni terribili”. In questo periodo l’Onnipotente giudicherà ognuno di noi in base al nostro operato. La maggior parte di noi verrà iscritto nel Libro della Vita e vivrà un altro anno fino al prossimo giudizio, una parte più piccola ci abbandonerà.

In questo giorno di riflessione è consuetudine cantare un pyut, vale a dire un canto liturgico, di nome Unetaneh tokef kedushat ha yom, traducibile in “Proclamiamo ora la santità di questo giorno”.  Nel pyut sono catalogati tutti i modi in cui si può abbandonare questa valle di lacrime. Continua a leggere

IL CONFIDENTE

Uscirà a giorni in Israele l’autobiografia di Rafi Eitan, uno dei principali protagonisti dello spionaggio israeliano. Eitan si è reso famoso per aver comandato il gruppo che rapì Eichmann nel 1960 per condurlo in Israele dove venne processato e condannato a morte. Eitan è considerato un personaggio fuori dagli schemi, pieno di inventiva, determinato, intelligente, ma soprattutto troppo autonomo e indipendente. Continua a leggere

Un treno carico di ovetti Kinder

Se Oskar Schindler è stato l’indimenticabile protagonista di uno splendido film e innumerevoli strade sono a lui dedicate, che cosa bisognerebbe fare ad un altro personaggio capace di salvare non le 1.200 persone della celeberrima Schindler List, ma ben oltre 12.000 bambini destinati allo sterminio nazista? Ma questi sono gli autentici scherzi del destino, la differenza fra la celebrità e l’oblio è legata ad un film, un libro, un’apparizione in tv, e non necessariamente al lavoro svolto. Continua a leggere

Jones, Mendyl Jones

Di Luciano Assin guida turistica per Israele

Come ho già scritto innumerevoli volte la realtà, almeno qui in Israele, supera tranquillamente la fantasia più sfrenata, distaccandola sempre più inesorabilmente. Il personaggio odierno può apparire banale o fuori dal comune, dipende da come lo si descrive, ma saranno i piccoli particolari, come vedremo in seguito, quelli che ne fanno la differenza. Vendyl Jones nasce nel Sudan, una provincia del Texas (vedete cosa succede a non studiare la geografia?) nel 1930, studia teologia e a metà degli anni ’50 diventa un sacerdote Battista, prima in Virginia e poi nella Carolina del Nord. Fin qui una descrizione piuttosto deludente di un uomo tutto sommato normale, uno come tutti noi insomma. Ma cominciamo ad aggiungere quei piccoli particolari che come vi avevo anticipato ribalteranno completamente la situazione. Continua a leggere

IL PRIGIONIERO ITALIANO

di Luciano Assin

Guida turistica in Israele

La storia odierna è proprio di quelle che mi piacciono particolarmente: racconti nascosti e intriganti, fatti di gente semplice, persone  anonime forse, ma piene di umanità e passioni. E sono storie così impensabili che bisogna proprio andare a cercarsele col lanternino. E’ un vero e proprio lavoro di scavo all’interno degli anfratti più reconditi dell’animo umano, e più le storie riportate alla luce sembrano pazzesche, più è grande la ricompensa. Continua a leggere