Chi è vegano va sano e va lontano

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di Luciano Assin

Guida turistica per Israele

La città bianca, Gay’s friendly, la “bolla”, la metropoli che non si ferma mai, le espressioni per definire Tel Aviv sono numerosissime e non fanno che aumentare. Infatti uno dei nuovi trend che ha investito la città ormai da diversi anni è il Vegan che l’ha fatta diventare, se non capitale, almeno una delle cinque città al mondo preferita dal mondo dei vegani. Continua a leggere

FALAFEL DAY

Si è concluso qualche giorno fa, e più esattamente il 12 giugno, il Falafel day, avvenimento che inspiegabilmente non ha ricevuto la copertura mediatica che meriterebbe. In Italia queste polpette di ceci (o fave) fritte nell’olio sono poco conosciute e, lasciatemelo dire, anche non tanto buone, in Israele invece sono uno dei capisaldi dello street food del paese. Continua a leggere

Buon appetito!

Mi sono già occupato in un paio di occasioni della gastronomia israeliana, e più precisamente del celeberrimo hummus e di diversi tipi di street food generalmente poco noti al turista medio. Questa volta terrò una prima lezione di un corso avanzato sui vari tipi di cucina che convivono in perfetta armonia all’interno di un paese che armonioso non è. Per stimolare l’appetito non c’è niente di meglio che spingerci a Nord, nella zona che unisce il Carmelo con l’Alta Galilea, una delle zone più impervie d’Israele per conoscere la cucina drusa, un etnia che avevo già descritto in un mio precedente post. La verità è che molte di queste componenti la cucina drusa si trovano in quasi tutte le culture gastronomiche del medio oriente, ma mi sembra che i drusi hanno concentrato in modo maggiore i cibi di oggi. Continua a leggere

Una visita al supermercato

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In tutto il mondo la gastronomia è una cosa seria e sui prodotti locali non si scherza. Per non parlare poi dell’Italia dove tradizioni secolari hanno determinato dappertutto prodotti di grande qualità e prestigio. Tutto questo per anticipare che il post di oggi si occupa di prodotti alimentari presenti solo in Israele, o perlomeno sconosciuti al grande pubblico al di là delle bibliche frontiere. Chi dei miei fedeli lettori non ebrei e/oisraeliani ha mai sentito parlare di bamba, milky, goldstar, ptitim e crembo? Per colmare questa enorme lacuna non ci resta che entrare in un normale supermercato israeliano, carrello alla mano, e girovagare fra gli scaffali alla scoperta di un mondo alimentare sconosciuto, e forse per questo molto interessante. Continua a leggere

Mucca vietata

 

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Diciamo pure tutta la verità: per molti versi il vegetarianismo sta diventando più una moda che non uno stile di vita. Termini come il meatless monday assomigliano più a degli slogan pubblicitari che non ad un invito a passare dall’altra parte della barricata. Io poi che sono cresciuto a fettine di vitello per crescere sano e robusto, ho continuato a peccare lavorando come cow boy per 25 anni, misurandomi coi bovini in tutti i loro aspetti, dalla nascita fino al macello. Continua a leggere

Il decalogo della grigliata

על האש

 

Stasera comincia Yom ha Azmaut, la festa d’Indipendenza israeliana, il cui culmine per la maggior parte degli israeliani sarà il tradizionale picnic di domani quando milioni di israeliani senza distinzione di religione, credo politico, origine etnica e quant’altro si dedicheranno ad uno dei loro passatempi preferiti: la grigliata.

La grigliata in Israele è un argomento da non prendere assolutamente sottogamba, ognuno qui ha la sua tecnica preferita, il suo macellaio di fiducia, la sua salsa segreta e svariati segreti su come tenere viva la brace fino a esaurimento delle scorte alimentari.

In oltre quarant’anni di esperienza israeliana rimango sempre stupefatto dei macroscopici errori compiuti da gente che si autonomina “esperta” in materia ma che in pratica non fa che ammazzare una seconda volta quello che dovrebbe essere una gioia del palato, almeno per i carnivori fra di noi.

Ecco perchè ho deciso di aiutare i più scrivendo questo breve decalogo, una specie di “Guida dei perplessi” della carne. Continua a leggere

C’è solo la strada

אוכל רחוב

 

In Israele si sa si può mangiare qualsiasi cosa in qualsiasi orario, una delle ragioni per cui l’israeliano medio è perennemente in sovrappeso, ma al di là dei classici fallafel e shawarma il mondo locale del cibo da strada riserva altre possibilità, la maggior parte delle quali ignote ai più. Non dimentichiamoci che Israele è un crogiolo di etnie e come tale pieno di proposte gastronomiche molte volte sconosciute. Vale la pena quindi di affrontare i meandri del mondo culinario israeliano, non ristoranti più o meno conosciuti, ma anonimi baracchini per scoprire il vero gusto del palato israeliano. Non sempre eccezionale ma sicuramente autentico. Buon appetito. Continua a leggere

Dacci anche oggi il nostro pane quotidiano

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Dopo una volontaria astinenza di sette giorni da pane e cibi lievitati in genere in linea coi principi di Pesach, la pasqua ebraica, è giunto finalmente il momento di tornare alla routine del nostro pane quotidiano. Anche se le panetterie riapriranno ufficialmente soltanto domani ho aprofittato della giornata festiva per fare un salto nel vicino villaggio di Rameh alla ricerca di una panetteria semplice, essenziale ma allo stesso tempo speciale e affascinante, proprio come il pane. Continua a leggere

L’oro verde

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Fa bene alla pelle ed ai capelli, viene largamente usato in cosmetica, abbassa il livello del colesterolo e combatte le malattie cardiache, e’ un prezioso antiossidante e molto altro ancora, e come se non bastasse e’ saporito e utilissimo in cucina. Stiamo chiaramente parlando dei frutti e dei derivati dell’albero dell’olivo, una delle sette specie agricole ricordate nella Bibbia quali parte integrante della vegetazione di Eretz Israel. Continua a leggere

Linea dritta o circolare?

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Chi è stato in Israele e non ha assaggiato almeno una volta in vita sua il hummus, alzi la mano. Male, molto male per quei pochi che ancora non l’abbiano fatto: allergia, indigestione, troppe calorie, effetti collaterali indesiderati, sono tutte scuse inacettabili, l’hummus è Israele e viceversa. Proprio perché le origini di questa purèe di ceci sono umili e plebee, in Israele è diventato un piatto vincente. Continua a leggere