Indiani a cavallo

di Luciano Assin guida turistica per Israele

Nonostante i numerosi punti di interesse, Haifa è considerata una città sonnecchiosa dagli israeliani, un’eterna Bella Addormentata che non è ancora riuscita a liberarsi completamente dal suo torpore. E’ vero che ogni tanto ha dei colpi di coda di tutto rilievo come la festa di tutte le feste che è appena cominciata, però in generale non è considerata un vero polo di attrazione. Ma come ormai dovrei essere riuscito a spiegarvi, Israele riserva tante sorprese e innumerevoli angoli nascosti che aspettano solo di essere (ri)scoperti per valorizzarne il loro valore, e anche il secondo porto del paese non fa eccezione a questa ferrea regola.

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C’era una volta il cinema (egiziano)

סרט ערבי

Fine anni ’70, in Israele esiste ancora un unico canale televisivo, ed ogni venerdì pomeriggio viene trasmesso in lingua originale un film proveniente dal più acerrimo nemico del momento: l’Egitto. Un’inesplicabile contraddizione? No, solo uno dei tanti tasselli del variegato caleidoscopio che è la società israeliana.

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IL PRIGIONIERO ITALIANO

di Luciano Assin

Guida turistica in Israele

La storia odierna è proprio di quelle che mi piacciono particolarmente: racconti nascosti e intriganti, fatti di gente semplice, persone  anonime forse, ma piene di umanità e passioni. E sono storie così impensabili che bisogna proprio andare a cercarsele col lanternino. E’ un vero e proprio lavoro di scavo all’interno degli anfratti più reconditi dell’animo umano, e più le storie riportate alla luce sembrano pazzesche, più è grande la ricompensa. Continua a leggere

Rete, no gol

Questo titolo, da autentici iniziati del calcio, è dedicato a tutti coloro che hanno un’età gia abbastanza matura da poter essere definiti “ragionevolmente anziani” visto che nell’epoca a cavallo fra gli anni 50 e 70 del secolo scorso hanno avuto l’occasione di vivere in prima persona le radiocronache di Nicolò Carosio, mitica figura del giornalismo sportivo italiano. Un personaggio entrato a ragione nel Pantehon dei radio e telecronisti come frasi come quella di cui sopra. Continua a leggere

Ciak si gira

 

ciak

 

Forse è prematuro parlare della nascita di una “nuovelle vague” cinematografica all’interno della società arabo israeliana, ma qualcosa sicuramente si sta muovendo. Non è un caso che a distanza di pochi mesi siano stati proiettati nelle sale cinematografiche due nuovi films che affrontano dall’interno le tematiche della comunità araba con molti punti in comune. Ma la cosa più interessante e degna di approfondimento è il fatto che entrambi i films siano opera di due donne, un dato questo che rende la loro opera ancora più da apprezzare visti i numerosi ostacoli che un’artista arabo israeliana si trova ad affrontare, sia dal punto di vista professionale che da quello sociale. Continua a leggere

Per un pugno di borekas

borekas

Mi sembra di averlo già scritto una decina di volte, ma di tanto in tanto è meglio ricordare un principio basilare per fugare ogni possibile dubbio: Israele è una società complessa, variegata e molto complessa. Lo si può vedere e percepire in ogni campo, molti dei quali ho già descritto, questa volta tocca al cinema. E quando si parla di cinema israeliano non si può affrontare l’argomento senza descrivere un genere ben definito sviluppatosi nel corso degli anni ’70, quello dei film borekas. Continua a leggere

Bethlehem

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Quali sono i rapporti fra un ufficiale dei servizi di sicurezza israeliani e le sue fonti palestinesi? E’ possibile mantenere un rapporto distaccato o un contatto cosi serrato porta inevitabilmente ad un rapporto piu’ intimo ed empatico? Ed un simile rapporto che influenza ha nelle decisioni professionali?

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