Indiani a cavallo


di Luciano Assin guida turistica per Israele

Nonostante i numerosi punti di interesse, Haifa è considerata una città sonnecchiosa dagli israeliani, un’eterna Bella Addormentata che non è ancora riuscita a liberarsi completamente dal suo torpore. E’ vero che ogni tanto ha dei colpi di coda di tutto rilievo come la festa di tutte le feste che è appena cominciata, però in generale non è considerata un vero polo di attrazione. Ma come ormai dovrei essere riuscito a spiegarvi, Israele riserva tante sorprese e innumerevoli angoli nascosti che aspettano solo di essere (ri)scoperti per valorizzarne il loro valore, e anche il secondo porto del paese non fa eccezione a questa ferrea regola.

Nel nostro caso la città sul Carmelo racchiude una storia poco conosciuta costituita da diverse pietre preziose che messe insieme compongono un piccolo gioiello.  Le pietre da incastonare sono: 2 unità di lancieri provenienti dall’India, la presa della città di Haifa durante la Prima guerra mondiale, il cimitero di guerra inglese, la giornata del soldato indiano e un prossimo film prodotto da Bollywood per ricordare in maniera adeguata quella che in India è considerato il più valoroso atto di guerra compiuto dal loro esercito.

Settembre 1918, le truppe inglesi condotte dal Generale Allenby, dopo aver conquistato Gerusalemme e sconfitto le truppe ottomane nella piana di Meghiddo si trovano alle porte di Haifa, il cui porto è considerato un punto estremamente strategico. Al comando inglese giungono voci di una ritirata disordinata dell’esercito turco dalla città. Per verificare la veridicità delle informazioni un ricognitore si alza in volo per individuare possibili postazioni militari. Il volo di ricognizione si rivelerà così “accurato” da non riuscire ad individuare quattro batterie di artigliera e numerose postazioni di mitragliatrici a difesa della città.

Il 23 settembre 1918 i lancieri del Jodhpur, guidati dal Maggiore Dalpat Singh dopo un primo momento di sorpresa si lanciano alla conquista della città, riuscendo nell’impresa. Nonostante che il loro comandante venga ucciso quasi immediatamente la vittoria è schiacciante e i numeri parlano da soli: a fronte di 8 morti e 34 feriti le perdite da parte ottomana si riassumono in un numero imprecisato di vittime fra morti e feriti (da diverse decine fino a più di un centinaio), oltre 1300 prigionieri e la cattura dei 17 cannoni che formavano la principale difesa della città marittima. Saranno i cavalli dei lancieri indiani quelli che sopporterranno il maggior sacrificio: oltre 160 destrieri verranno uccisi o feriti.

La carica dei Jodhpur Lancer è considerata l’ultima carica di cavalleria contro una città fortificata della storia militare. L’atteggiamento di sufficienza dimostrato dalle truppe inglesi verso i soldati indiani, la necessità di costruire nuovi miti da parte del nascente stato indiano e diverse altre considerazioni trasformeranno la presa di Haifa in un evento epico tanto da trasformare la data della presa della città israeliana nella Giornata del soldato indiano. Dalpat Singh verrà insignito della massima onoreficenza militare e assumerà il titolo di “Hero of Haifa”. Fino ad oggi, una rappresentanza dell’esercito indiano svolge una solenne cerimonia nel cimitero di guerra inglese che si trova all’interno di Haifa. Ad un avvenimento del genere non poteva mancare anche una degna rappresentazione cinematografica, ed infatti due fra le maggiori case produttrici della settima arte hanno già in cantiere la realizzazione di un film che dovrebbe essere proiettato fra un paio di anni, magari proprio al festival del cinema che si svolge ogni anno nella città del Carmelo

2 pensieri su “Indiani a cavallo

  1. Caro Luciano, bella storia ma (je continue en fançais) c’est aussi 1 exemple de l’horreur du colonialisme, qui met en première ligne les soldats des colonies pour épargner ses propres soldats. Le colonialisme français fut un spécialiste, en faisant massacrer les tirailleurs marocains ou sénégalais dans les tranchées de la 1ère guerre mondiale, puis dans le débarquement allié de 43 : Monte Cassino, puis les Ardennes et l’assaut final de l’allemagne nazie… les français firent encore pire en utilisant les tirailleurs des colonies dans la guerre d’Indochine !

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...