Come ogni anno fra poco verrà celebrato Yom ha Zikaron, la giornata in ricordo di tutti coloro che sono caduti nel compimento del loro dovere o sono stati assassinati da atti terroristici. Sino a questo momento la cifra esatta dei caduti ammonta a 23.741 fra soldati e civili. Forse non tutti sanno che la computa delle vittime inizia a partire dal 1/1/1873 quando un giovane ragazzo di nome Aron Hershel venne ucciso da una banda di predoni mentre tentava di metterli in fuga dalla sua proprietà situata nel quartiere di Miskenot Sha’ananim a Gerusalemme. Ho già scritto numerosi post riguardo alla ricorrenza e non ho intenzione di approfondire ulteriormente un tema così doloroso per tutti noi. Preferisco esprimermi con parole non mie proponendovi una delle numerosissime canzoni dedicate ai caduti. Questa volta ho scelto “Noi due siamo entrambi dello stesso villaggio” scritta e composta da Naomi Shemer uno dei mostri sacri della musica leggera israeliana. Come sempre la traduzione non sempre è letteraria ma il senso rimane identico.
Entrambi siamo dello stesso villaggio
Entrambi siamo dello stesso villaggio/la stessa altezza, lo stesso ciuffo dei capelli/la stessa pronuncia, non c’è che dire/siamo proprio dello stesso villaggio.
Entrambi siamo dello stesso villaggio/insieme attraversavamo i verdi campi alti fin sopra le nostre teste/insieme la sera tornavamo in piazza/perchè entrambi eravamo dello stesso villaggio.
Ritornello:
E il venerdì sera
Quando un vento silenzioso
Attraversa le nere cime degli alberi
Allora mi ritorni in mente
Fra i frutteti e lungo i viali/amammo le stesse ragazze/ma non importa ci dicevamo/poichè tutto rimane nello stesso villaggio.
Fuggivamo negli stessi posti/combattemmo tre guerre/strisciammo fra cardi e rovi/ma tornammo insieme al villaggio.
Ritornello
Mi ricordo quando in una battaglia senza fine/improvissamente ti vidi vacillare/e quando l’aurora spuntò tra i monti/ti riportai al villaggio
Come vedi siamo qui nel villaggio/quasi tutto è rimasto come prima/io attraverso i verdi campi/e tu ti trovi dall’altra parte del recinto.
Sia il loro ricordo benedetto.