“Era una notte buia e tempestosa”, così cominciano i racconti di Snoopy, il simpatico bracchetto di Linus. Ma la storia di oggi cominciò più di venti anni fa in una sera calma e tranquilla nelle vie di Tel Aviv. Itamar Levi, un residente come altri della “città bianca” era in giro col suo cane a rimuginare sul suo futuro. Si occupava di cinema, teatro, scriveva, ma niente di tutto questo girava per il verso giusto. Mentre il suo fedele amico a quattro zampe era intento ad annusare tutta una serie di inebrianti odori frutto del passaggio di migliaia di individui la mente di Itamar continuava a girare attorno ai libri, una sua grande passione. Stanchi dello sforzo in cui erano impegnati, i neuroni gli fornirono la soluzione alle sue rimuginazioni segnando il suo destino: un negozio di libri, senza negozio e senza libri. Era nata una nuova professione, il rintraccia libri.
Itamar pubblicò un piccolo annuncio su qualche quotidiano ed immediatamente fu sommerso di telefonate. La quantità di persone desiderose di rintracciare un libro fortemente legato ad una loro esperienza personale fu imprevedibile e inaspettata. Itamar non si accontenta di trovare un libro attraverso il titolo, l’autore o l’editore. Moltissime volte gli indizi sono minimi e per i neofiti insignificanti: un particolare della copertina, uno spunto della trama, il nome di un personaggio o il periodo storico.
Il nostro investigatore non molla mai la preda e le ricerche possano durare anche più di dieci anni ma alla fine il risultato arriva sempre. E poco importa se chi ha ordinato il libro sia nel frattempo passato a miglior vita o non è più interessato al libro, alla fine prima o poi troverà sempre un altro acquirente.
In una serata in cui raccontava le sue varie esperienze mi appassionò particolarmente la storia di quando si mise sulle tracce de “Il raggio verde” un romanzo di Jules Verne. Il gli libro gli era stato commissionato da un professore di fisica che intendeva appassionare i giovani alla sua materia interessandoli tramite il romanzo di Verne a particolari effetti ottico-fisici.
La richiesta originale era di trovare una copia in ebraico, cosa che si rivelò impossibile dato che il libro non era mai stato tradotto. Ma anche trovarlo in altre lingue si rivelò un’impresa impossibile, il romanzo era introvabile. Anche la ricerca del libro in un negozio londinese specializzato unicamente nelle opere di Verne non dette alcun risultato. Alla fine dopo alcuni anni Itamar venne in possesso delle prime sessanta pagine tradotte in ebraico e mai pubblicate.
Dopo così tante tribolazioni alla fine si trovò una copia in tedesco e il libro venne infine tradotto in ebraico nel 2001.
Attualmente Itamar ha un angolo fisso in una trasmissione radiofonica dove e’ subissato di richieste apparentemente impossibili da esaudire. E’ impressionante quante nozioni ha accumulato nel corso di tutti questi anni e di come durante la trasmissione sia in grado di dire se il tal libro e’ già nelle sue mani.
Itamar è il soggetto ideale per chiunque abbia una biblioteca da sgomberare, e più i libri sono vecchi e polverosi più le possibilità di nuove e interessanti scoperte aumentano. Così ogni tanto spuntano fuori dediche autografe di Bialik, Agnon e altri mostri sacri della letteratura israeliana, così come poesie e scritti inediti.
Col passare del tempo il negozio senza negozio e senza libri ha dovuto cedere alla realtà: i libri accumulatisi nel corso degli anni lo hanno costretto ad aprire un paio di negozi, ma le sue ricerche continuano indefessamente.
Entrando nel suo sito (in ebraico) è possibile leggere tutta una serie di aneddoti sulle sue varie avventure, la migliore raccolta di racconti in suo possesso. E sono pure gratis.
Stupendo! (E vista la data in cui lo hai pubblicato, considererò questo post come il mio più bel regalo di compleanno)
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